Venato d’azzurro
Mi fermo e guardo
con occhi di diamante e nichel
nel cerchio di luce e latte
E vedo la lotta
tra l’ordine e il caos
e vedo il mio viso sbiancarsi
sospeso per la mia sorte
Rami di sangue
si fanno nel cerchio più fitti
dall’orlo al centro dell’occhio
Tutto lavano con rossa spugna
e il maligno si scioglie
lasciandomi solo ed ansante,
ma bianco e venato d’azzurro.
1974
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