Romano Pelloni è nato a Carpi il 1° luglio 1931. Studia pittura e scultura all’Istituto “A. Venturi” di Modena. Tra gli anni ’60 e ’70 insegna storia dell’arte ed è tra i membri dell’équipe formata dal Ministero della pubblica istruzione per il rinnovo della didattica dell’arte nelle scuole medie e superiori. Scultore, pittore e prodigo realizzatore di vetrate e affreschi murali. Come arredatore di spazi sacri dopo il Concilio Vaticano II ha operato in oltre 200 chiese e cappelle in Italia e all’estero.
A Roma ha opere nel Museo del Palazzo della Cancelleria, nel Museo nazionale dell’Arma dei Carabinieri e presso la sede CEI. A Bologna nel cimitero monumentale e all’Antoniano. A Modena all’Accademia militare ed in molti edifici sacri della Diocesi quali: la Cattedrale, La Madonna Pellegrina, Sant’Agnese, S. Giovanni Bosco, Corpus Domini; nei Santuari di Fiorano e Serramazzoni; nonché nelle Cappelle del Vescovado e del Seminario Vescovile. A Carpi ha realizzato l’impianto decorativo per diverse Chiese tra cui Corpus Domini, San Giuseppe artigiano, San Bernardino e la Chiesa del Cimitero comunale di Carpi. Altri interventi si annoverano presso le città di Padova e Verona, sempre all’interno di templi sacri. Ha lavorato anche all’estero: tra gli altri lavori realizzati si ricorda l’opera “Curato del mondo”, realizzata a Niegowic in Polonia. Ha svolto un’intensa attività di ideazione di medaglie commemorative per lo più coniate presso la Johnson di Milano.
La sua attività artistica gli è valsa la citazione su diverse riviste e cataloghi a tiratura locale e nazionale (Bolaffi, Mondadori, Ambiente Arte, Carrara di Bergamo – Ucai di Roma, Lorioli di Milano e Modm Art Medail).
Ricca è peraltro l’attività di pubblicista che si distingue per una costante tensione alla promozione della cultura locale attraverso numerosi articoli e libri pubblicati in gran parte con la Cassa di Risparmio di Carpi assieme a Dante Colli e Alfonso Garuti, e dalla Casa Editrice “Il Portico” di Carpi.
Recentemente ha esposto una grande antologica dedicata alle sculture dal ’68 in poi. L’ultima fatica è l’illustrazione del “Libro dell’Apocalisse” in 70 opere grafiche, sette oli su tela e due sculture, presentate a Roma in un’esposizione alla galleria “La Pigna” della capitale. Ora sta lavorando ad una mostra tematica sulle coppie umane tra storia e miti.
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