Peregrinatio Mariae, 1962, Tempera grassa su faesite cm 80×160, S. Bernardino Realino, Carpi (MO)
“L’artista, che nasce in una terra dalle tradizioni religiose tanto profonde quanto quelle sociali, alimenta il suo concetto d’arte unendo ad una semplicità, quasi ad una purezza di linee, una intensità di messaggio, una simbologia colta, non banale.Sulla consistenza strutturale dell’impianto compositivo segni e colori allargano e stringono le volute espressive, in ampiezze tonali luminose o in duttili racconti paesaggistici che, quasi sempre, ospitano al centro della tela contenute anatomie o sequenze figurali, improntati alla serenità interiore dei somatismi.
Sono composizioni, come quella estesissima della processione, dove paesaggi e personaggi sono narrati sul filo di un naturalismo volto alla conferma di valori formali.”
Giuseppe Patellaro, “Romano Pelloni: 50 anni di colori”, rivista “Ambiente”, 1994
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