questa piccola mostra, su pannelli diversamente componibili, per una lunghezza di m.10 circa o anche meno, nasce per diffondere una “catechesi figurativa” sul credo, ed è corredata da un catalogo commentato da S.E. mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi. La mostra può essere allestita anche in occasione di sagre o altre feste, purchè possa essere disposta in locali custoditi e chiusi durante la notte.
La prenotazione avviene mediante l’allegato modulo di adesione
La durata della sosta è prevista per 10 giorni, comprendenti due festività: ecco i primi appuntamenti (calendario da confermare) per il 2015 nella Diocesi di Carpi:
Venerdì 11 gennaio 2013 – Romano Pelloni, classe 1931, scultore e pittore carpigiano, in occasione dell’Anno della Fede ha terminato ed esposto in mostra, a Roma, un grande progetto dedicato all’Apocalisse,” Il libro dell’Apocalisse visto da Romano Pelloni“.
Con circa 70 disegni, due sculture e 7 olii su tela ha racchiuso e voluto esprimere visivamente il messaggio dell’Apocalisse, raccontando quindi per immagini alcuni passi del grande libro del veggente di Patmos, un libro apparentemente difficile da comprendere ma che lancia un messaggio di speranza e che ci parla di Cristo e della Chiesa, vincitori del male, come ha ricordato Benedetto XVI durante la sua catechesi sulla figura dell’apostolo Giovanni.
La figurazione di due esseri, entro una sfera, spazio finito e infinito ad un tempo, mi pare possa assurgere a simbolo della vita e della morte, dell’amore e della violenza, ove il
concetto di tempo, grazie anche alle recenti tecnologie, si è arricchito di nuovi significati etici e filosofici a livello planetario.
Inaugurazione Sabato 6 settembre – Ore 17
Orari di apertura: martedi, mercoledi, venerdì – 10-13 giovedi – 15-19 sabato e domenica – 10-13/15-19 lunedi chiuso 12-13-14 settembre orario continuato
L’ultimo quadro della serie “Le Coppie tra storia e miti” celebra il dono dell’amore reciproco, sempre aperto alla procreazione per la continuità della vita nei figli
… Completando il suo impegno, alla ricerca di un senso e di un’analisi senza compromessi, Pelloni giunge a questo significativo approdo. Del resta dalla Bibbia sappiamo che la lettura apocalittica nasce in tempi di crisi, sensibilmente avvertiti da questo artista quando pare non resti che confidare in un cambiamento cosmico proveniente da Dio. È cosi possibile vedere l’apocalisse avvicinarsi come mai in precedenza (è questa la grande intuizione della mostra) e renderla visibile perché la storia non è altro che la realizzazione di questa profezia …
… Una mostra importante. Un’opera di grande attualità. Un messaggio per l’uomo d’oggi. Dante Colli, Pres. Ass. Cult. Il Portico
…L’autore sceglie di illustrare i passi dell’Apocalisse con il proposito di renderla più fruibile al pubblico attraverso l’impiego della figura …
La conquista dello spazio viene affidata, nei lavori dell’artista, alla forma sferica che attraverso linee curve, avvolge i soggetti delle opere. E’ questo uno spazio figurativo inedito, emblema delle prove di Pelloni in Italia e nel mondo. Luca Verrini, critico d’arte
…Le figure realizzate pittoricamente dall’artista di Carpi, ondeggiano senza peso nella circolarità dello spazio sferico, caratteristica sempre ricorrente e direi sintesi del pensiero filosofico del Pelloni.
Modernità e tradizione, sensibilità alle problematiche contemporanee e fedeltà ai valori cristiani, contraddistinguono l’opera di Romano Pelloni, che come artista ha ricevuto il dono di riuscire a comunicare la Parola al mondo contemporaneo. Fiorella Capriati, Presidente nazionale UCAI
… Un pittore, nostro contemporaneo, rilegge l’apocalisse con le immagini frutto di una meditazione credente e di una lunga militanza artistica e ci fa scoprire che le pagine che chiudono la Bibbia più che parole sono ”immagini”.
Pelloni ha percorso un lungo cammino lasciando crescere nella meditazione le immagini di questo testo e ci propone di seguirlo. Si mette accanto a Giovanni di Patmos perché anche noi possiamo cogliere meglio “la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo”… mons. Ermenegildo Manicardi, biblista e rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma
… Completando il suo impegno, alla ricerca di un senso e di un’analisi senza compromessi, Pelloni giunge a questo significativo approdo. Del resta dalla Bibbia sappiamo che la lettura apocalittica nasce in tempi di crisi, sensibilmente avvertiti da questo artista quando pare non resti che confidare in un cambiamento cosmico proveniente da Dio. È cosi possibile vedere l’apocalisse avvicinarsi come mai in precedenza (è questa la grande intuizione della mostra) e renderla visibile perché la storia non è altro che la realizzazione di questa profezia …
… Una mostra importante. Un’opera di grande attualità. Un messaggio per l’uomo d’oggi. Dante Colli, Pres. Ass. Cult. Il Portico
…L’autore sceglie di illustrare i passi dell’Apocalisse con il proposito di renderla più fruibile al pubblico attraverso l’impiego della figura …
La conquista dello spazio viene affidata, nei lavori dell’artista, alla forma sferica che attraverso linee curve, avvolge i soggetti delle opere. E’ questo uno spazio figurativo inedito, emblema delle prove di Pelloni in Italia e nel mondo. Luca Verrini, critico d’arte
…Le figure realizzate pittoricamente dall’artista di Carpi, ondeggiano senza peso nella circolarità dello spazio sferico, caratteristica sempre ricorrente e direi sintesi del pensiero filosofico del Pelloni.
Modernità e tradizione, sensibilità alle problematiche contemporanee e fedeltà ai valori cristiani, contraddistinguono l’opera di Romano Pelloni, che come artista ha ricevuto il dono di riuscire a comunicare la Parola al mondo contemporaneo. Fiorella Capriati, Presidente nazionale UCAI
… Un pittore, nostro contemporaneo, rilegge l’apocalisse con le immagini frutto di una meditazione credente e di una lunga militanza artistica e ci fa scoprire che le pagine che chiudono la Bibbia più che parole sono ”immagini”.
Pelloni ha percorso un lungo cammino lasciando crescere nella meditazione le immagini di questo testo e ci propone di seguirlo. Si mette accanto a Giovanni di Patmos perché anche noi possiamo cogliere meglio “la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo”… mons. Ermenegildo Manicardi, biblista e rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma
… Completando il suo impegno, alla ricerca di un senso e di un’analisi senza compromessi, Pelloni giunge a questo significativo approdo. Del resta dalla Bibbia sappiamo che la lettura apocalittica nasce in tempi di crisi, sensibilmente avvertiti da questo artista quando pare non resti che confidare in un cambiamento cosmico proveniente da Dio. È cosi possibile vedere l’apocalisse avvicinarsi come mai in precedenza (è questa la grande intuizione della mostra) e renderla visibile perché la storia non è altro che la realizzazione di questa profezia …
… Una mostra importante. Un’opera di grande attualità. Un messaggio per l’uomo d’oggi. Dante Colli, Pres. Ass. Cult. Il Portico
…L’autore sceglie di illustrare i passi dell’Apocalisse con il proposito di renderla più fruibile al pubblico attraverso l’impiego della figura …
La conquista dello spazio viene affidata, nei lavori dell’artista, alla forma sferica che attraverso linee curve, avvolge i soggetti delle opere. E’ questo uno spazio figurativo inedito, emblema delle prove di Pelloni in Italia e nel mondo. Luca Verrini, critico d’arte
…Le figure realizzate pittoricamente dall’artista di Carpi, ondeggiano senza peso nella circolarità dello spazio sferico, caratteristica sempre ricorrente e direi sintesi del pensiero filosofico del Pelloni.
Modernità e tradizione, sensibilità alle problematiche contemporanee e fedeltà ai valori cristiani, contraddistinguono l’opera di Romano Pelloni, che come artista ha ricevuto il dono di riuscire a comunicare la Parola al mondo contemporaneo. Fiorella Capriati, Presidente nazionale UCAI
… Un pittore, nostro contemporaneo, rilegge l’apocalisse con le immagini frutto di una meditazione credente e di una lunga militanza artistica e ci fa scoprire che le pagine che chiudono la Bibbia più che parole sono ”immagini”.
Pelloni ha percorso un lungo cammino lasciando crescere nella meditazione le immagini di questo testo e ci propone di seguirlo. Si mette accanto a Giovanni di Patmos perché anche noi possiamo cogliere meglio “la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo”… mons. Ermenegildo Manicardi, biblista e rettore dell’Almo Collegio Capranica in Roma